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Fentanyl: cos’è la “droga degli zombie”?

La filiera dall’Estremo Oriente all’Europa. È fondamentale portare avanti una battaglia globale che richiede una cooperazione internazionale senza precedenti. Anche in Ticino si parla di emergenza

  • 7 maggio, 07:45
  • 17 maggio, 14:48
Fentanyl
  • iStock
Di: Emanuela Musto

Il Fentanyl rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica mondiale. La sua potenza, la dipendenza immediata e la morte lo rendono un flagello silenzioso. Viene chiamato “la droga degli zombie” perché trasforma chi lo assume in un morto che cammina. Il Fentanyl, nato come farmaco per il trattamento del dolore cronico, è in breve dilagato in modo illegale e negli Stati Uniti sta causando una strage. La diffusione degli oppiacei sintetici in America è diventata una vera e propria piaga che ha causato la morte di 200.000 persone in tre anni. Secondo i calcoli del Center for Disease Control and Prevention di Fentanyl muoiono già oltre 80.000 cittadini americani ogni anno. Il problema è così grave da essere stato uno dei temi di discussione tra Cina e Stati Uniti lo scorso novembre, quando il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese XI Jinping hanno firmato un accordo per diminuirne la produzione illecita e l’esportazione.

Ma che cos’è veramente il Fentanyl? È stato introdotto sul mercato farmaceutico negli anni ‘60 per il trattamento di dolori cronici e utilizzato soprattutto in oncologia. È un farmaco che agisce sul sistema nervoso centrale per alleviare il dolore ed è fino a 100 volte più potente della morfina e 50 volte più intenso dell’eroina. La sua diffusione come droga ricreativa ha avuto luogo in modo significativo solo negli ultimi decenni. La sua crescente popolarità come sostanza abusata è stata evidente soprattutto a partire dagli anni 2000, quando è diventato sempre più disponibile sul mercato illegale a basso costo. Negli ultimi anni, assunto da solo o in combinazione con altre sostanze come l’eroina e la cocaina, il Fentanyl è stato coinvolto in un numero crescente di morti per overdose. La sua estrema potenza e la relativa facilità con cui può essere sintetizzato lo hanno reso attraente per i trafficanti di droga, che spesso lo aggiungono ad altre sostanze per aumentarne il potenziale di vendita. Risultato: facile da reperire sulle strade e poco costoso.

L’aumento negli ultimi anni dei decessi per overdose da Fentanyl potrebbe essere correlato a un calo dei tassi di prescrizione di oppioidi da parte dei medici, delle riformulazioni di farmaci come Oxycotin volti a frenare l’abuso, insieme al tasso crescente di Fentanyl prodotto illegalmente e combinato con altri farmaci illeciti. Dal 2010 al 2020, il tasso di prescrizioni di oppiodi dispensati per 100 persone è sceso dal 81.32% al 43.30%, con un calo di quasi il 47%. Nel West Virginia – lo stato con il tasso di prescrizioni di oppioidi più alto – i tassi di prescrizione sono diminuiti del 62%. Nonostante la diminuzione della disponibilità di oppioidi da prescrizione, il totale dei decessi per overdose che coinvolgono qualsiasi oppioide è più che triplicato nello stesso periodo. Con il calo dei decessi dovuti a oppioidi da prescrizione ed eroina. Dal 2019, il Fentanyl è stato coinvolto in oltre la metà di tutti i decessi per overdose e nel 2022, è stata la causa di quasi il 70% dei decessi per overdose.

Le autorità sanitarie e il governo americano stanno intensificando gli sforzi per affrontare la crisi. Ciò include l’educazione sulle droghe per il pubblico, la fornitura di kit per la prevenzione delle overdose contenenti naloxone (un antidoto per gli oppiacei) e l’aumento della sorveglianza e delle sanzioni per i trafficanti di droga che distribuiscono il Fentanyl.

Il Fentanyl ha scosso il mondo per la sua letalità e la sua diffusione. Ma come arriva questa sostanza così pericolosa sulle nostre strade? Cerchiamo di esplorarne la filiera di produzione, il suo tragitto dagli Stati Uniti all’Europa e, infine, il suo impatto in Italia e Svizzera.

La maggior parte del Fentanyl è prodotta in laboratori clandestini in Cina, soprattutto nelle province meridionali come Guangdong e Fujian. Questi laboratori sono noti per la loro mancanza di regolamentazione e la loro produzione su larga scala di sostanze chimiche illecite. Una volta prodotto, il Fentanyl viene spesso nascosto in spedizioni di altre merci, come abbigliamento, elettronica o addirittura giocattoli, per evitare i controlli doganali. Una volta arrivato negli Stati Uniti, il Fentanyl alimenta la crisi degli oppioidi, mescolato ad altre droghe come l’eroina o persino il farmaco anti-dolore legale (il Percocet).

Con l’aumento della domanda di oppioidi sintetici in Europa, i trafficanti hanno trovato nuovi modi per far arrivare il Fentanyl sul Continente. Alcuni lotti di Fentanyl entrano in Europa tramite rotte commerciali tradizionali, mentre altri vengono spediti tramite corrieri internazionali o corrieri di droga. Una volta sul suolo europeo, il Fentanyl viene distribuito attraverso una rete intricata di trafficanti locali, che spesso lo mescolano con altre sostanze per aumentare i profitti.

In Italia, l’uso di Fentanyl è stato collegato a un aumento delle overdose mortali negli ultimi anni. Sebbene la sua diffusione sia stata inizialmente limitata rispetto ad altre sostanze, il Fentanyl sta emergendo come una minaccia sempre più significativa per la salute pubblica. Le forze dell’ordine italiane stanno intensificando gli sforzi per contrastare il traffico di Fentanyl, aumentando i controlli alle frontiere e collaborando con le agenzie internazionali per interrompere la catena di approvvigionamento.

Ma qual è la situazione della Svizzera e del Ticino? Marcello Cartolano, vicedirettore dell’area operativa e responsabile del settore Sostanze illegali di Ingrado e presidente di Ticino Addiction, spiega la situazione ai microfoni di Alphaville: “La situazione ticinese si allinea a quella che è la situazione nazionale in Svizzera. L’allarme lanciato da un’indagine sulla salute condotta dall’Ufficio Federale di Statistica denota che c’è un consumo sempre maggiore di farmaci, ma anche di droghe e bisogna anche qui fare una distinzione. Se da un lato si nota che l’assunzione di droghe come la Cannabis è rimasta costante, seppure importante, negli ultimi 20 anni, sono invece in aumento soprattutto i giovani che hanno fatto uso di sostanze pesanti e quindi parliamo in questo caso insieme all’ecstasy e alla cocaina anche di eroina, soprattutto utilizzata in maniera complementare con altre sostanze. Quindi il Ticino ha comunque una realtà che vede sicuramente il fenomeno della droga molto presente, molto articolato e sempre più complesso. Le logiche di mercato hanno un’importante influenza: la cocaina a livello svizzero.” Sì, perché sul territorio nazionale è stato rilevato un allarme riguardo alla cocaina sempre più disponibile e consumata da fasce sempre più giovani. E il Fentanyl? “La produzione illegale di Fentanyl e soprattutto l’immissione e nel mercato svizzero richiederebbe comunque tutta una serie di logiche del mercato da parte delle organizzazioni criminose correlate per far sì che possa in qualche modo penetrare in contesti come il nostro. Abbiamo comunque a livello svizzero una politica che permette anche di avere dei monitoraggi su quelle che sono le sostanze particolarmente a rischio così come anche le abitudini di consumo”.

Per il momento il Fentanyl non è un’imminente minaccia per il Ticino, ma si parla pur sempre di un’emergenza. È fondamentale portare avanti una battaglia globale che richiede una cooperazione internazionale senza precedenti. Dalla regolamentazione dei laboratori chimici clandestini in Cina alla cooperazione tra agenzie di sicurezza statunitensi ed europee, combattere il traffico di Fentanyl richiede un impegno collettivo per proteggere le nostre comunità dalla devastazione causata da questa droga letale.

Fentanyl: la droga che fa tremare il mondo

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  • Dossier: “Fentanyl: la droga che fa tremare il mondo” (5./5)

    Alphaville 26.04.2024, 12:05

  • Marcello Cartolari
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