Il parco solare del Bernina... più piccolo

Da 83 a 33 ettari. Da una produzione di energia per 20’000 case unifamiliari a 5’000. È il parco solare sul Passo del Bernina ridimensionato, per il quale domani (mercoledì) i promotori inoltreranno al Comune di Poschiavo la relativa domanda di costruzione.

Si tratta di un ridimensionamento importante rispetto ai piani originali presentati la scorsa estate. E non solo su pressione degli ambientalisti. “Il comitato tecnico della società Patrimonio Mondiale Ferrovia retica ci ha consigliato di ridimensionare il progetto fuori dal perimetro dell’UNESCO - hai spiegato ai microfoni della RSI Michael Jörg, promotore di BerninaSolar - i passeggeri del trenino rosso avrebbero visto l’impianto per circa tre secondi. Avremmo dovuto chiarire con Parigi se questo rappresentasse un problema. Per questioni di tempo abbiamo deciso di seguire questo consiglio”.

Secondo una presentazione di metà marzo della società di investitori Mountain Sun Technologies un impianto di queste dimensioni non sarebbe stato redditizio. Ma ora si è trovato un modo per far comunque quadrare i conti. L’impianto ridotto non dovrà per forza essere allacciato all’alta tensione con la costruzione di una sottostazione: “La dimensione attuale del progetto ci consente di immettere l’elettricità nella rete a media tensione, che non necessita la realizzazione di una centrale di conversione. Così abbiamo potuto ridurre i costi in modo importante”.

Il ridimensionamento del progetto non avrà ripercussioni sul canone minimo di 600’000 franchi che spetta al Comune di Poschiavo. Ma prima di vedere la luce il parco solare sul Passo del Bernina potrebbe essere confrontato con degli ostacoli. Primo fra tutti: i ricorsi degli ambientalisti. Lo conferma Jörg: “Probabilmente si opporranno anche a questo progetto, in modo da poter partecipare al processo decisionale. Sono curioso di vedere cosa diranno sui nostri studi riguardanti l’impatto ambientale”.

I promotori aspettano una decisione dal Governo grigionese nei prossimi tre mesi. Se tutto dovesse filare liscio, i lavori di costruzione dovrebbero iniziare la prossima primavera.